Il progetto della Nuova Linea Ferroviaria Torino-Lione, che si inserisce nella rete di trasporto europea TEN-T, ha finalmente visto l’inizio dei lavori. Questa linea, destinata a collegare il Nord e il Sud, l’Est e l’Ovest dell’Europa, si estende per circa 270 km, di cui il 70% in Francia e il 30% in Italia.
Il tunnel di base del Moncenisio, lungo 57,5 km, sarà scavato con l’obiettivo di ridurre i tempi di viaggio tra Lione e Torino e di trasferire 25 milioni di tonnellate di merci dall’autostrada alla ferrovia ogni anno, una mossa fondamentale per ridurre il traffico stradale.
Tuttavia, il progetto presenta notevoli sfide ambientali. La costruzione, che emetterà circa 10 milioni di tonnellate di CO2, è sotto la lente degli ambientalisti per le possibili ripercussioni sulle risorse idriche e l’ambiente.
Nonostante le promesse di TELT di compensare le emissioni di CO2 entro 15 anni dall’utilizzo della linea, vi sono preoccupazioni che il costo ambientale del progetto possa superare i suoi benefici. Inoltre, il progetto ha subito ritardi dovuti a problemi di finanziamento nel corso degli anni. Queste preoccupazioni ambientali sono state espresse da diversi gruppi e individui, sottolineando il bisogno di un approccio più sostenibile e ponderato nella realizzazione di infrastrutture di questa portata.
La sezione transfrontaliera del progetto, con un costo di 8,6 miliardi di euro, è finanziata per il 40% dall’Unione Europea, mentre la quota restante è divisa tra Italia e Francia. La realizzazione del progetto coinvolgerà oltre 700 persone e prevede compensazioni economiche per i territori locali.
L’obiettivo è concludere i lavori entro il 2032, ma rimangono domande aperte riguardo l’impatto a lungo termine di questo ambizioso progetto ferroviario sul paesaggio e sull’ecosistema europeo.